Torta di S. Giovanni
Torta per la colazione
Ingredienti
250 gr. di farina
150 gr. zucchero
100 gr. burro
100 gr. cioccolata
100 gr. mandorle
¼ di litro caffè zuccherato
2 uova
1 bustina di lievito
PREPARAZIONE
Si miscia per 10 minuti insieme il burro, lo zucchero e i 2 rossi. Poi si versa sopra la farina per mezzo della schiumarola coi buchi piccoli. Si aggiunge il caffè. Poi le mandorle e la cioccolata e si batte bene per alcuni minuti. Si versano sopra le 2 chiare battute a neve sopra queste, leggermente lievito. Si mesce il tutto leggermente per alcuni minuti o meglio si mesce il tutto 3-4 volte.
Così la torta è pronta per essere versata nella forma unta di burro e polverizzata di pangrattato. Essa è cotta quando sopra e bella bruna e quando una paglia di scopa fissata nel mezzo si ritira asciutta. Ancora calda, levata dal forno, si polverizza collo zucchero.
IL CONSIGLIO DEL PASTICCERE (a cura di Giacomo e Francesco, Pasticceria Simion)
Si segue alla lettera la ricetta originale di Felicita, l’unica accortezza è utilizzare solo le 2 uova previste: due rossi nell’impasto iniziale a cui successivamente si aggiungono i due bianchi d’uovo montati a neve.
STORIA
Questa torta è una delle 470 ricette che Felicita Simon ha raccolto tra il 1907 e il 1927.
Felicita nasce a Pieve il 18 ottobre 1870, è la seconda delle tre figlie di Caterina Biatel e Angelo Simon, entrambi contadini. A 37 anni, nel 1907, Felicita viene chiesta in sposa da Angelo Lenzi di Samone Valsugana, emigrato ad Augsburg, dove teneva un avviato commercio di vini e gestiva una trattoria. Felicita accetta la proposta di matrimonio ed in previsione della nuova sistemazione confeziona con l'aiuto della madre, delle sorelle e di una piccola cerchia di conoscenti quello che è stato definito un ricettario dotale.
Il suo ricettario, ricomposto dal figlio Angelo Lenzi in un unico volume, si compone di quattro quaderni e di un cospicuo numero di fogli volanti. È stato pubblicato nel 2006 all’interno della collana Ricettari della gente comune, Agorà Libreria Editrice.